Il BTP ITALIA è un titolo obbligazionario emesso dallo Stato Italiano il cui rendimento è parametrato all’inflazione.
L’obbiettivo di questo titolo di stato è quello di difendere il potere d’acquisto di cittadini e famiglie italiane offrendo rendimenti crescenti al crescere dell’indice d’inflazione.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi (NIC) è stato reso noto dall’ISTAT qualche giorno fa e, per il mese di febbraio, ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e del 9,2% su base annua.
Questa è la diciannovesima emissione del BTP ITALIA, emesso per la prima volta nel 2012. La precedente risale a novembre 2022 ed ha raccolto circa 12 miliardi di euro con un tasso minimo garantito pari al 1,60%.
Da lunedì 6 marzo a mercoledì 8 marzo si svolgerà la prima fase di collocamento, salvo una chiusura anticipata, e questa sarà riservata ai risparmiatori individuali; nella mattina di giovedì 9 marzo, seconda fase, il collocamento sarà riservato agli investitori istituzionali.
Le caratteristiche del BTP ITALIA
Il tasso minimo garantito è fissato nella misura del 2% potrà essere confermato o rivisto al rialzo, mentre il tasso d’inflazione di riferimento è il FOI, indice ISTATI dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati al netto dei tabacchi.
Il BTP ITALIA è un obbligazione a tasso variabile essendo indicizzata all’inflazione quindi il rendimento non è predeterminabile se non considerando il flusso cedolare minimo pari al 2% al quale si sommerà la parametrizzazione dell’inflazione rilevata dall’ISTAT.
In sintesi: il rendimento sarà tanto più alto tanto più aumenterà il livello d’inflazione.
Bisognerà quindi valutare le nostre aspettative di crescita dei prezzi al consumo. Un BTP a tasso fisso con medesima durata, ovvero 2028, ha un rendimento annuo lordo pari al 4,4% se attendessimo un forte raffreddamento dell’inflazione nei prossimi mesi il tasso fisso potrebbe rappresentare una buona alternativa sulla medesima durata. Bisogna quindi fare i conti con gli obbiettivi target della Banca Centrale Europea che pone come target un tasso d’inflazione al 2%. Sarà quindi fondamentale valutare se inserire o meno questo titolo di stato in portafoglio valutando anche le alternative, come emissioni già presenti sul mercato, ed in tutti casi tenendo ben presenti i principi di costruzione del portafoglio come la diversificazione.
Per una valutazione complessiva di portafoglio ti invito a contattarmi in quanto è fondamentale comprendere appieno le metodologie di costruzione del portafoglio identificando chiaramente gli obbiettivi finanziari attraverso un attenta pianificazione finanziaria.